SEC
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La contabilità macroeconomica (o contabilità nazionale) si presenta sotto forma di un insieme coerente di conti che, proponendosi di descrivere quantitativamente, in termini monetari, l'attività economica, costituisce un supporto utile per lo studio delle caratteristiche strutturali e dinamiche di un sistema economico, rispondendo alle esigenze dell'analisi e della previsione oltre che a quelle della politica economica.
L'insieme dei conti è retto da una serie di relazioni del tipo "identità ". La deniminazione di conto trae origine del fatto che i membri di ciascuna relaizone possono essere considerati come le sezioni di un conto che rileva entrate e uscite, ricavi e costi, secondo schemi che si richiamano ai metodi contabili delle imprese e, in particolare, al metodo della partita doppia.
Lo scopo essenziale di un sistema di contabilità macroeconomica è quello di classificare la complessa attività economica, di sintetizzarla in un ristretto numero di categorie fondamentali e di esporla in un quadro organico d'insieme rappresentativo dei circuiti economici. Le operazioni economiche sono raggruppate in tre grandi categorie:
Per evidenziare le relazioni di comportamento economico e finanziario si adotta il criterio di classificazione in settori istituzionali, ciascuno dei quali accoglie operatori aventi comportamento economico analogo.
Per evidenziare le relazioni d'ordine tecnico-economico che intervengono nel processo di produzione, si adotta il criterio di classificazione in branche, definito sulla base della Nomenclatura delle attività economiche nella Comunità europea (NACE). La branca è un raggruppamento di unità di produzione omogenea, cioè di unità caratterizzate da un'attività unica rivolta alla produzione di beni e servizi considerati omogenei in relazione alla struttura dei costi e alla tecnica di produzione seguita. Conseguentemente, la branca può essere intesa anche come un insieme di beni o servizi omogenei quanto a processo produttivo. Nella realtà , le unità produttive (imprese e stabilimenti) svolgono generalmente attività miste, cioè producono beni o servizi non omogenei. In questi casi, le unità produttive vengono scomposte in tante unità di produzione omogenea che vengono classificate in branche diverse. Le branche si distinguono in:
L'unità istituzionale è l'unità di produzione residente che dispone di una contabilità completa e che gode di autonomia di decisione nell'esercizio della sua funzione principale. Un insieme omogeneo di unità istituzionali costituisce un settore istituzionale; un insieme omogeneo di unità di produzione omogenea dà luogo ad una branca. In altre parole, i settori sono raggruppamenti di operatori utili per descrivere il loro comportamento come centri di decisione riguardo alla distribuzione del reddito e all'impiego delle risorse; essi però si rivelano inadeguati, perchè eterogenei, ai fini della'nalisi del processo di creazione del prodotto e quindi del reddito.
Il SEC è costituito da conti e da tavole.
Lo scopo delle tavole, che possono essere esposte dopo i conti cui più strettamente si collegano, è di:
Questo conto, approntato a prezzi correnti, raffronta le risorse e gli impieghi di beni e servizi con lo scopo di illustrare la composizione delle risorse e la loro destinazione agli usi possibili. E' un conto equilibrato, per definizione, e conseguentemente non origina alcun saldo. La sua costruzione punta sulla seguente identità :
dove:
CI=Consumi Intermedi;
CFI=Consumi Finali Intermedi;
INV=Investimenti Fissi Lordi;
VS=Variazioni delle Scorte;
ESP=Esportazioni di beni e servizi;
PT=Produzione Totale a prezzi ex fabrica;
IMP=Importazioni di beni e servizi;
IIMP=Imposte Indirette sulle Importazioni;
Questo conto illustra il modo in cui si forma il risultato dell'attività produttiva e quindi la componente interna dell'offerta globale. Il suo saldo è costituito dal valore aggiunto o prodotto interno lordo ai prezzi di mercato colto al suo formarsi. Questo saldo non misura l'incremento di ricchezza interna del paese, in quanto una parte di esso deve essere impiegata nella sostituzione di elementi nel capitale fisso che durante il periodo contabile hanno perso valore, in modo a conservare intatto il capitale iniziale. Quindi, deducendo da questo saldo gli ammortamenti si ottiene il prodotto interno netto ai prezzi di mercato che rappresenta il valore dei beni e servizi che la collettività può consumare senza intaccare il capitale preesistente.
dove:
PT=Produzione Totale a prezzi ex fabrica;
IIMP=Imposte Indirette sulle Importazioni;
CI=Consumi Intermedi;
PIL=Prodotto Interno Lordo ai prezzi di mercato;
Questo conto registra, a prezzi correnti, le operazioni di distribuzione del PIL direttamente collegate al processo produttivo e che, quindi, possono essere classificate per branche e per settori.
Il valore di ciò che è prodotto, oltre a ricostituire i capitali consumati, viene distribuito ai fattori della produzione: ai lavoratori dipendenti, sotto forma di salari e stipendi; a chi fornisce capitale, sotto forma di interessi e rendite; al fattore <
dove:
PIL=Prodotto Interno Lordo;
CP=Contributi alla Produzione;
RILD=Redditi Interni da Lavoro Dipendente;
IP=Imposte indirette sulla Produzione;
IIMP=Imposte Indirette sulle Importazioni;
RLG=Risultato Lordo di Gestione;
L'espressione redditi interni da lavoro dipendente (RILD) si riferisce al costo del lavoro sostenuto dai datori di lavoro residenti per i lavoratori manuali e intellettuali a titolo di remunerazione del lavoro prestato nella qualifica di dipendenti. Esso risulta composto da due voci:
Questo conto registra le varie operazioni di distribuzione e di redistribuzione del reddito che si effettuano tra i vari settori dell'economia. In esso, al risultato lordo di gestione conseguito dalle branche come risultato dell'attività produttiva, si aggiunge un coacervo di altre risorse, il tutto variamenti distribuito e redistribuito. Questo conto è predisposto, a prezzi correnti, per settori istituzionali e non anche per branche, in quanto sono le unità istituzionali a decidere per quanto concerne la distribuzione dei redditi. Il saldo del conto è il reddito lordo disponibile, cioè il reddito di cui dispone il paese per consumi finali e risparmio. Tutto ciò si può sintetizzare dalla seguente relazione contabile:
dove:
RLG=Risultato Lordo di gestione;
RNLD=Redditi Nazionali da Lavoro Dipendente;
IP'=Imposte indirette sulla Produzione pagate alle amministrazioni pubbliche nazionali;
IIMP'=Imposte Indirette sulle Importazioni pagate alle amministrazioni pubbliche nazionali;
RCI* e RCI**=Redditi da Capitale-Impresa, rispettivamente, dal resto del mondo e al resto del mondo;
OAD* e OAD**=Operazioni di Assicurazione contro i Danni, rispettivamente in entrata dal resto del mondo e in uscita verso il resto del mondo;
TCU* e TCU**=Trasferimenti Correnti Unilaterali, rispettivamente, dal resto del mondo e al resto del mondo;
CP'=Contributi alla Produzione e alle importazioni versati dalle amministrazioni pubbliche nazionali;
RLD=Reddito Lordo Disponibile
Questo conto, redatto a prezzi correnti per l'intera economia e per settori istituzionali, mostra come il reddito lordo disponibile si ripartisca fra i consumi finali e il risparmio. Il saldo è rappresentato dal risparmio lordo che quantifica la parte del reddito lordo disponibile non impiegata in cinsumi finali. Il conto per l'intera economia è sintetizzato dalla seguente relazione contabile:
dove:
RLD=Reddito Lordo Disponibile;
CFN=Consumi Finali Nazionali;
RL=Risparmio Lordo
Questo conto registra, per ciascun settore istituzionale, le operazioni a prezzi correnti che modificano le attività reali del patrimonio, relative agli investimenti non finanziari e i trasferimenti in conto capitale che vengono considerati come operazioni di distribuzione del patrimonio; quindi descrive il processo di acquisizione dei capitali fissi. Il saldo del conto è l'indebitamento (-) o l'accreditamento (+), rispettivamente bisogno o capacità di finanziamento, dei singoli settori. Nel caso in cui le risorse superano gli impieghi si tratta dell'ammontare netto dele risorse che ciascun settore mette a disposizione dei rimanenti settori.
dove:
RL=Risparmio Lordo;
INV=Investimenti fissi lordi;
VS=Variazione delle Scorte;
B=Accreditamento (+) o Indebitamento (-);
OK* e OK**=Operazioni in Conto Capitale, rispettivamente, dal resto del mondo e al resto del mondo.Lo schema SEC di contabilità macroeconomica
Le unità residenti (cioè gli operatori che appartengono all'economia del paese) che compiono le operazioni sono classificate secondo due distinti criteri, ciascuno dei quali risponde a modelli di analisi economica.
Le prime comprendono tutte le unità di produzione omogenea la cui attività esclusiva consiste nel produrre beni e servizi destinati a essere venduti dietro corresponsione di un prezzo di mercato; le seconde comprendono tutte le unità di produzione omogenea delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni sociali varie.
I conti sono dieci: sette sono intestati al paese (o alle unità residenti) e tre al resto del mondo.
I conti previsti mirano a raggiungere un felice compromesso tra le due esigenze opposte di analisi dettagliata e di sintesi efficace. Ciascuno dei conti descrive un aspetto del circuito economico e registra operazioni che si equilibrano o in virtù delle definizioni (o identità ) adottate o mediante un saldo contabile che viene riportato nel conto successivo.
Ogni conto contine voci o poste o aggregati del sistema, che si possono distinguere in due categorie: aggregati che corrispondono a operazioni e aggregati che rappresentano dei saldi contabili.
I sette conti intestati alle unità residenti sono:
Conto di equilibrio dei beni e servizi
Conto della produzione
Questo conto risponde all'identità :Conto della distribuzione del prodotto interno lordo
Dal punto di vista della distribuzione funzionale ai fattori della produzione il prodotto interno lordo viene suddiviso soltanto in due grandi categorie statistico-economiche: quella dei redditi da lavoro dipendente e quella residuale denominata risultato lordo di gestione.
Quest'ultimo equivale al prodotto interno lordo ai prezzi di mercato diminuito del prelevamento effettuato dalle amministrazioni pubbliche nazionali e dal resto del mondo sulla produzione e sulle importazioni (imposte indirette) al netto dei contributi alla produzione, e diminuito ancora dei redditi da lavoro dipendente versati dai datori di lavoro residenti o redditi interni da lavoro dipendente. Di conseguenza, questa quota residuale comprende tutti gli altri redditi generati dla processo produttivo e cioè i redditi da capitale-impesa, da lavoro autonomo nonchè gli ammortamenti. Tutto ciò si può sintetizzare nella seguente relazione contabile:Conto del reddito
Conto dell'utilizzatore del reddito
Conto della formazione del capitale
Per il totale dei settori, la somma degli accreditamenti e degli indebitamenti equivale all'ammontare delle disponibilità che il paese mette a disposizione (se positivo) del resto del mondo. Il saldo di questo conto fa da collegamento con i conti precedenti e il successivo conto finanziario. Questo conto può essere sintetizzato dalla seguente relazione contabile: